Présidentielles 2012
di Yvonne Tullini
Le elezioni francesi sono un evento
seguito massimamente dalla popolazione locale, europea e
internazionale, soprattutto considerando che uno dei motivi
principali di questo grande coinvolgimento è la grande crisi
economica e sociale in cui l’Europa è trascinata e lo sarà per un
periodo ancora indefinito. Ora però torniamo al nostro confinante
esagono: si tratta di elezioni politiche svolte in due turni (il
primo il 22 aprile, il 6 maggio il secondo).
Vi presenterò in maniera schematica
i candidati e i risultati del primo e del secondo turno.
UMP
:
- Nicolas SARKOZY, Président de la République.
PS
:
- François HOLLANDE, Président du Conseil Général de Corrèze. Ancien Premier Secrétaire du PS.
MODEM
:
- François BAYROU, Ancien Ministre, Président du Modem
Debout
la République:
- Nicolas DUPONT AIGNAN, Député Maire, Président de « Debout la République »
EUROPE
ECOLOGIE:
- Eva JOLY, Députée Européenne. Ancienne juge d’instruction.
FRONT
DE GAUCHE :
- Jean-Luc MELENCHON, Sénateur
Lutte
Ouvrière :
- Nathalie ARTHAUD
FN
:
- Marine LE PEN, Députée Européenne, Présidente du Front National
NPA:
- Philippe POUTOUX
Solidarité
et progrès:
- Jacques CHEMINADE, ancien candidat à l’élection présidentielle de 1995.
Candidats
|
Voix
|
%
exprimés
|
|
Mme
Eva JOLY
|
828
451
|
2,31
|
|
M.
François HOLLANDE
|
10
273 582
|
28,63
|
|
Mme
Marine LE PEN
|
6
421 773
|
17,90
|
|
M.
Nicolas SARKOZY
|
9
753 844
|
27,18
|
|
M.
Jean-Luc MELENCHON
|
3
985 298
|
11,11
|
|
M.
Philippe POUTOU
|
411
178
|
1,15
|
|
Mme
Nathalie ARTHAUD
|
202
562
|
0,56
|
|
M.
Jacques CHEMINADE
|
89
572
|
0,25
|
|
M.
François BAYROU
|
3
275 349
|
9,13
|
|
M.
Nicolas DUPONT-AIGNAN
|
644
086
|
1,79
|
Candidats
|
Voix
|
%
exprimés
|
|
M.
François HOLLANDE
|
18
004 656
|
51,63
|
|
M.
Nicolas SARKOZY
|
16
865 340
|
48,37
|
Una volta descritte in maniera
generica, entriamo nei dettagli, in particolare ci terrei a citare
l’acceso dibattito tra Sarkozy e il neo presidente Hollande.
Il primo scontro è stato sulla
parola “rassemblements”, un riferimento classico della politica
francese, che richiama il concetto di unione del paese, di unità.
“Lei ha spaccato il paese in questi cinque anni” ha detto subito
Hollande, Sarkozy gli ha risposto che “rassemblement è una gran
bella parola, ma bisogna riempirla di sostanza.” A quel punto il
socialista ha ribattuto che se ne andrà all’Eliseo, lui che si è
presentato come candidato “della giustizia”, cercherà di
“colmare il divario” che si è creato negli ultimi anni. Il primo
scontro duro è arrivato quando Hollande ha parlato di “aumento di
un milione di disoccupati” e Sarkozy lo ha accusato di mentire.
“Per me dovrebbe essere inaccettabile questa parola-ha ribattuto il
socialista- ma nella sua bocca è un’abitudine…”.
Questi sono stati i punti cruciali
dell’incontro-scontro tra un futuro presidente quasi del tutto
consapevole di avere la vittoria in pugno e un presidente uscente.
Noi ,cittadini europei, riponiamo
adesso la speranza nel nuovo chef d’état francese, cercando di
essere il più possibile ottimisti e di volgere ogni intervento
unicamente a un rapido miglioramento della situazione europea.
Candidato di destra o di sinistra, è vincolato in ogni caso da una
promessa che deve tassativamente mantenere, dopotutto “le
changement, c’est maintenant” (il cambiamento è adesso).
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