venerdì 15 marzo 2013


JOSEPH KONY, E’ ORA DI AGIRE.





Nothing is more powerful than an idea whose time has come. Nothing is more powerful than an idea whose time is now”. (“Niente è più forte di un’idea il cui tempo è giunto. Niente è più forte di un’idea il cui tempo è ora”)
È con queste due frasi che inizia il video di Jason Russell, fondatore dell’associazione no - profit “Invisible Children”, il cui scopo è quello di porre fine alle atrocità causate da Joseph Kony. Kony è il leader di un’organizzazione criminale, la LRA:Lord’s Resistance Army, molto violenta, formata da un gruppo di attivisti ribelli che agiscono terrorizzando e massacrando senza nessuna pietà i civili dell’ Uganda del Nord. L’associazione “Invisible Children” è stata ufficialmente riconosciuta nel 2006 trovando con il passare degli anni crescenti consensi, tra i quali anche quello del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il video si può facilmente trovare su Facebook o su Youtube digitando “Joseph Kony 2012”. In questo (Nel) video si denunciano i crimini disumani di questo dittatore (non credo sia un dittatore!”criminale? e mettiamo delitti al posto del precedente “crimini?”) , che, da circa 26 anni, propaga il terrore nella parte settentrionale dell’Uganda e in particolare nel Gulu. Il filmato, che scadrà il 31 Dicembre 2012, incita le persone a diffondere il nome di Kony per fare in modo che tutti siano messi al corrente della crudeltà perversa di quest’uomo; infatti, attualmente, il novantanove percento della popolazione mondiale non ne conosce nemmeno l’esistenza.
Kony per 26 anni ha rapito i bambini per introdurli nel suo gruppo di ribelli LRA, le bambine e le ragazze per trasformarle in schiave del sesso e i ragazzi per farli diventare dei soldati: questi sono costretti ad uccidere le loro stesse famiglie; non di rado Kony muta i loro connotati facciali in modo brutale, facendoli diventare dei mostri, sia fisicamente che psicologicamente ed emotivamente. Ciò E’ accaduto a circa 30.000 bambini ( dal 1987 a oggi): è ora che a questi innocenti sia concesso di svegliarsi dall’orribile incubo che vivono ormai da troppo tempo e di ritornare alle loro famiglie; deve essere loro permesso di riprendersi l’infanzia, di tornare a sorridere, a giocare, a non aver paura di essere rapiti, stuprati o uccisi in ogni singolo momento, devono poter riuscire a dormire di notte senza pensare a chi dovranno uccidere la mattina seguente, devono tornare bambini. Kony non combatte per alcun motivo apparente (forse “senza alcuna giustificazione come pretesto”), vuole solo mantenere il suo potere, non è supportato da nessuno e ha più volte usato i comunicati di pace per riarmarsi e continuare ad uccidere. Joseph Kony, dunque, agisce non solo contro la legge, ma contro l’umanità. Le accuse per le quali è identificato come uno tra gli uomini più pericolosi al mondo riguardano sia crimini contro l’umanità che crimini di guerra, e includono : stupro, rapimento, schiavitù sessuale, maltrattamento, omicidio, sfruttamento minorile, saccheggio, attacco intenzionale a civili, violenze, mutilazione e persino cannibalismo. È per questo motivo che Kony è il primo accusato dall’ ICG (International Crisis Group). Il governo americano , seppur a conoscenza delle atrocità subite dai civili ugandesi, inizialmente non ha voluto intervenire perché i crimini di Kony non danneggiavano in alcun modo le attività politiche o economiche del paese. Jason Russell, però (io metterei tuttavia o “d’altro canto”, che sono avversative forti e quindi passibili di virgole parentetiche), ha voluto dimostrare che la gente era interessata, che sapeva, riunendo così in tutta l’America gruppi di manifestanti. Egli si è rivolto nuovamente al governo, parlando sia con i Democratici che con i Repubblicani, ma, al contrario della prima volta, in questo caso è stato ascoltato. Quindi il 14 Ottobre 2011 gli USA hanno acconsentito a partecipare attivamente alla lotta contro i terribili soprusi di Joseph Kony, prendendo in questo modo, per la prima volta nella storia degli USA, una decisione non per (a scopo di) autodifesa, ma perché era giusto, perché era la gente a chiederlo. E tutto ciò è avvenuto grazie a un breve discorso di Obama che autorizzava un centinaio di volontari americani a fornire supporto militare alle truppe ugandesi.
Riporto qui di seguito il discorso dl Presidente:

“ In appoggio della politica del congresso ho autorizzato un piccolo numero delle forze statunitensi a schierarsi in africa centrale per dare assistenza alle forze regionali che stanno lavorando alla rimozione di Joseph Kony dal campo di battaglia.
Cordiali saluti Barack Obama.”
Dunque, con l’aiuto dell’esercito degli USA e con la partecipazione di numerosi gruppi di protesta ( tra i quali il più importante è il TRI) si è potuto ricostruire quello che Kony aveva distrutto ( scuole, posti di lavoro, case, interi villaggi ecc). Tuttavia i problemi persistono: infatti Kony, venuto a conoscenza dell’intenzione degli USA di arrestarlo, è diventato più difficile da catturare (io metterei una frase del tipo “si è dato alla macchia” ), ha cambiato le sue tattiche, e perciò sono divenuti necessari militari ben addestrati e strumenti ad alta tecnologia: dunque ora più che mai il supporto internazionale è essenziale. Eppure questo, qualora non fosse più evidente che la gente è interessata, coinvolta, determinata a far cessare gli orrori in Uganda, potrebbe essere ritirato.
Bisogna allora dimostrare che la cattura di Joseph Kony non è solo nell’interesse dell’Uganda, ma di tutto il mondo, e per fare ciò bisogna innanzi tutto rendere famoso l’orribile stragista. Il suo nome deve essere dappertutto, non per venire celebrato, ma perché i suoi crimini siano messi in luce. A questo scopo si è chiesto l’aiuto di celebrità, atleti, artisti , miliardari, e soprattutto di politici cha abbiano l’autorità di far arrestare Joseph Kony.
Quando migliaia di persone chiedono al governo di fare qualcosa, ciò diventa di interesse nazionale, ed è questo che le associazioni gestite da Jason Russell e dai suoi collaboratori stanno cercando di fare. Taluni hanno detto: “Non stiamo solo studiando la storia dell’umanità, noi la stiamo plasmando”. Sono d’accordo. Non limitiamoci a conoscere le terribili verità di questo mondo, ma agiamo per eliminarle.
Qui di seguito il link nel quale troverete maggiori informazioni:
KONY2012.com
Quest’anno nella lotta contro Kony, il giorno di maggiore importanza sarà il 20 APRILE 2012, nel quale per tutta la notte i sostenitori del TRI, dell’associazione “Invisible Children e tutti quelli contro i crimini in Uganda commessi da Joseph Kony tappezzeranno tutte le più importanti città del mondo di volantini, poster e adesivi per far si che il pianeta possa iniziare a rendersi conto e ad agire di conseguenza. Il 20 Aprile anche a Bologna ci sarà l’incontro per combattere Joseph Kony. Il ritrovo è in Piazza Maggiore dalle 21 alle 23:30.


Combattiamo per la pace!


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