JOSEPH KONY, E’ ORA DI AGIRE.
“Nothing
is more powerful than an idea whose time has come. Nothing is more
powerful than an idea whose time is now”. (“Niente
è più forte di un’idea il cui tempo è giunto. Niente è più
forte di un’idea il cui tempo è ora”)
È con queste due frasi che inizia il video di Jason Russell,
fondatore dell’associazione no - profit “Invisible Children”,
il cui scopo è quello di porre fine alle atrocità causate da Joseph
Kony. Kony è il leader di un’organizzazione criminale, la
LRA:Lord’s Resistance Army, molto violenta, formata da un gruppo
di attivisti ribelli che agiscono terrorizzando e massacrando senza
nessuna pietà i civili dell’ Uganda del Nord. L’associazione
“Invisible Children” è stata ufficialmente riconosciuta nel
2006 trovando con il passare degli anni crescenti consensi, tra i
quali anche quello del presidente degli Stati Uniti Barack
Obama.
Il video si può facilmente trovare su Facebook o su Youtube
digitando “Joseph Kony 2012”. In questo
(Nel) video si denunciano i crimini disumani di questo dittatore
(non credo sia un dittatore!”criminale? e
mettiamo delitti al posto del precedente “crimini?”) ,
che, da circa 26 anni, propaga il terrore nella parte settentrionale
dell’Uganda e in particolare nel Gulu. Il filmato, che scadrà il
31 Dicembre 2012, incita le persone a diffondere il nome di Kony per
fare in modo che tutti siano messi al corrente della crudeltà
perversa di quest’uomo; infatti, attualmente, il novantanove
percento della popolazione mondiale non ne conosce nemmeno
l’esistenza.
Kony per 26 anni ha rapito i bambini per introdurli nel suo gruppo
di ribelli LRA, le bambine e le ragazze per trasformarle in schiave
del sesso e i ragazzi per farli diventare dei soldati: questi sono
costretti ad uccidere le loro stesse famiglie;
non di rado Kony muta i loro connotati facciali in modo
brutale, facendoli diventare dei mostri, sia fisicamente che
psicologicamente ed emotivamente. Ciò
E’ accaduto a circa 30.000 bambini ( dal 1987 a oggi): è ora che a
questi innocenti sia concesso di svegliarsi dall’orribile incubo
che vivono ormai da troppo tempo e di ritornare alle loro famiglie;
deve essere loro permesso di riprendersi l’infanzia, di tornare a
sorridere, a giocare, a non aver paura di essere rapiti, stuprati o
uccisi in ogni singolo momento, devono poter riuscire a dormire di
notte senza pensare a chi dovranno uccidere la mattina seguente,
devono tornare bambini. Kony non combatte per alcun motivo
apparente (forse “senza alcuna
giustificazione come pretesto”), vuole solo mantenere il suo
potere, non è supportato da nessuno e ha più volte usato i
comunicati di pace per riarmarsi e continuare ad uccidere. Joseph
Kony, dunque, agisce non solo contro la legge, ma contro l’umanità.
Le accuse per le quali è identificato come uno tra gli uomini più
pericolosi al mondo riguardano sia crimini contro l’umanità che
crimini di guerra, e includono : stupro, rapimento, schiavitù
sessuale, maltrattamento, omicidio, sfruttamento minorile,
saccheggio, attacco intenzionale a civili, violenze, mutilazione e
persino cannibalismo. È per questo motivo che Kony è il primo
accusato dall’ ICG (International Crisis Group). Il governo
americano , seppur a conoscenza delle atrocità subite dai civili
ugandesi, inizialmente non ha voluto intervenire perché i crimini di
Kony non danneggiavano in alcun modo le attività politiche o
economiche del paese. Jason Russell, però
(io metterei tuttavia o “d’altro canto”,
che sono avversative forti e quindi passibili di virgole
parentetiche), ha voluto dimostrare che la gente era
interessata, che sapeva, riunendo così in tutta l’America gruppi
di manifestanti. Egli si è rivolto nuovamente al governo, parlando
sia con i Democratici che con i Repubblicani, ma, al contrario della
prima volta, in questo caso è stato ascoltato. Quindi il 14 Ottobre
2011 gli USA hanno acconsentito a partecipare attivamente alla lotta
contro i terribili soprusi di Joseph Kony, prendendo in questo modo,
per la prima volta nella storia degli USA, una decisione non per
(a scopo di) autodifesa, ma perché era
giusto, perché era la gente a chiederlo. E tutto ciò è avvenuto
grazie a un breve discorso di Obama che autorizzava un centinaio di
volontari americani a fornire supporto militare alle truppe ugandesi.
Riporto
qui di seguito il discorso dl Presidente:
“ In appoggio della politica del congresso ho autorizzato un
piccolo numero delle forze statunitensi a schierarsi in africa
centrale per dare assistenza alle forze regionali che stanno
lavorando alla rimozione di Joseph Kony dal campo di battaglia.
Cordiali saluti Barack Obama.”
Dunque, con l’aiuto dell’esercito degli USA e con la
partecipazione di numerosi gruppi di protesta ( tra i quali il più
importante è il TRI) si è potuto ricostruire quello che Kony aveva
distrutto ( scuole, posti di lavoro, case, interi villaggi ecc).
Tuttavia i problemi persistono: infatti Kony, venuto a conoscenza
dell’intenzione degli USA di arrestarlo, è
diventato più difficile da catturare (io
metterei una frase del tipo “si è dato alla macchia” ),
ha cambiato le sue tattiche, e perciò sono divenuti necessari
militari ben addestrati e strumenti ad alta tecnologia: dunque ora
più che mai il supporto internazionale è essenziale. Eppure questo,
qualora non fosse più evidente che la gente è interessata,
coinvolta, determinata a far cessare gli orrori in Uganda, potrebbe
essere ritirato.
Bisogna allora dimostrare che la cattura di Joseph Kony non è solo
nell’interesse dell’Uganda, ma di tutto il mondo, e per fare ciò
bisogna innanzi tutto rendere famoso l’orribile stragista. Il suo
nome deve essere dappertutto, non per venire celebrato, ma perché i
suoi crimini siano messi in luce. A questo scopo si è chiesto
l’aiuto di celebrità, atleti, artisti , miliardari, e soprattutto
di politici cha abbiano l’autorità di far arrestare Joseph Kony.
Quando migliaia di persone chiedono al governo di fare qualcosa, ciò
diventa di interesse nazionale, ed è questo che le associazioni
gestite da Jason Russell e dai suoi collaboratori stanno cercando di
fare. Taluni hanno detto: “Non stiamo solo studiando la storia
dell’umanità, noi la stiamo plasmando”. Sono d’accordo. Non
limitiamoci a conoscere le terribili verità di questo mondo, ma
agiamo per eliminarle.
Qui
di seguito il link nel quale troverete maggiori informazioni:
KONY2012.com
Quest’anno nella lotta contro Kony, il giorno di
maggiore importanza sarà il 20 APRILE 2012, nel quale per tutta la
notte i sostenitori del TRI, dell’associazione “Invisible
Children e tutti quelli contro i crimini in Uganda commessi da Joseph
Kony tappezzeranno tutte le più importanti città del mondo di
volantini, poster e adesivi per far si che il pianeta possa iniziare
a rendersi conto e ad agire di conseguenza. Il
20 Aprile anche a Bologna ci sarà l’incontro per combattere Joseph
Kony. Il ritrovo è in Piazza Maggiore dalle 21 alle 23:30.
Combattiamo per
la pace!
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