martedì 12 marzo 2013

La libertà di una persona finisce dove comincia quella di un'altra. Ma siamo proprio sicuri che in Italia sia così?
di Veronica Contucci, 5I

Paesi a confronto 2

Vita in un paese in cui la morsa sociale non ha una taglia 38


Prima che cominci a dimenticarmi di tutto ciò che ritengo assurdo, insensato, anormale e incomprensibile e che ora inizia a entrare nella normalità delle cose (mi piace il succo di mela con le bollicine! E anche quello al pomodoro non è male), prima che tutto ciò accada, vi propongo un'altra critica alla nostra BElla ItAlia (pronunciato come lo direbbe un americano che tenta di imitare l'accento italiano, vocali amplificate e gesti esagerati compresi)

L'Italia è la patria della bellezza. Ma la bellezza non è sempre figlia della natura. La bellezza è anche sorella della perfezione e ha come matrigna una severità che si impone e sottomette ogni cosa.

Nei primi mesi in un paese straniero si notano tante differenze e novità: la scuola, la famiglia, i pasti, mezzi di trasporto, qualità della vita, gestione del tempo libero, ecc. è solo più avanti che altre divergenze, semitrasparenti ma molto più radicate, emergono e sifanno pian piano sempre più esplicabili.

è all'alba del quarto mese di questa gravidanza germanica che intravedo cosa quest'esperienza sta covando per me. è l'alba di questo secco e freddo Dicembre quando realizzo che non indosso più uno status sociale fatto di status symbol materiali. E questa illuminazione spiega molte delle cose insensate che accadono.

Questo andamento delle cose fa lievitare la libertà di una persona, non fino al punto di poter andare a scuola in pigiama, ma tanto lo stesso!

Qui in Germania una giacca invernale costa non più di 150 euro, perchè a quasi nessun tedesco serve una giacca firmata come Status Symbol.
Qui in Germania quasi nessuno vuole la Vespa o il macchinino, perchè prendere l'autobus è altrettanto figo che arrivare sgommando in motorino, è anzi molto più caldo e confortevole.
Qui in Germania quasi nessuno compra le merendine dietetiche da fighetta perchè nessuno si vergogna di mangiare i panini al formaggio a scuola.
Qui in Germania l'importante è avere un gruppetto di amici coi quali ci si trova bene.

In Italia il limite del socialmente accettato è molto più stretto, siamo continuamente inseguiti dal baratro dello "essere sfigato" nel quale non vogliamo assolutamente cadere, e per questo siamo costretti ad acrobazie sempre più costose e dispendiose. Ogni giorno passiamo attraverso un filtro immaginario, -che sia solo nella nostra testa o anche in quella di tutti, nell'opinione della massa, siamo sinceri, non è lo stesso?- un filtro che trattiene tutto ciò che non è abbastanza per essere accettato dal gruppo.

In Italia non si potrà mai andare a scuola in pigiama, perchè noi, dal nostro giardino incantato che prende il sole in riva al Mediterraneo, siamo maestri e vittime di una bellezza che a nessun costo abbandoneremo (per fortuna, mi sfugge) e continueremo ad alimentare con il nostro sangue e con la nostra passione. Così nella nostra lingua, che nella nostra moda, che nella nostra arte.

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