Vincitori oggi, vinti domani
di Sabina Grossi, 3B
Con dispiacere e
rabbia, ogni giorno constato la tendenza -dilagante e sempre più
pericolosa- non solo all’indifferenza, ma alla totale e illusoria
auto-convinzione di non aver nulla a che vedere con la Mafia.
Essa è infatti
avvertita, dalla maggior parte delle persone che mi circondano,
costantemente come un’entità lontana, indefinita, innocua, come un
problema che non ci riguarda da vicino. E io ritengo che questo sia
l’errore più stolto e riprovevole che ognuno di noi possa fare.
Sfatiamo questo falso mito, la Mafia non è un siciliano minaccioso,
armato di coppola e sigaro, che chiede il pizzo agli artigiani del
suo Paese; non è un boss napoletano che si nasconde in un bunker e
gestisce illegalmente un’organizzazione criminale; non è il
latitante arrestato dopo trent’anni di fuga dalle Forze
dell’Ordine; la Mafia non è più solo questo: come la nostra
storia recente testimonia, un mafioso può anche lavorare alla luce
del sole, dietro una scrivania o seduto su una poltrona di un
qualsiasi ufficio, pubblico o privato, celato dietro le apparenze e
protetto dai pregiudizi che molti di noi tuttora hanno rispetto alla
realtà mafiosa. La Mafia non è il Sud. La Mafia non ha una razza,
un volto, un accento.
La Mafia è ogni
tipo di atteggiamento che, attraverso la violenza e l’illegalità,
nuoce alla comunità. Si parla dei meridionali come se fosse a loro
connaturato questo status, fingendo, per paura, di non essere fatti
tutti allo stesso modo, di non avere la medesima natura, di non
essere nel cuore e nella mente tutti uguali. Con questa viltà
diffusa e con la mancata accettazione della realtà noi collaboriamo
tutti i giorni alle vittorie della Mafia, che divora, avida e
insaziabile, tutto ciò che è umano, come la dignità, il rispetto
per il prossimo, la ragione.
Svegliamoci
dal sonno, smascheriamo la verità che oziosamente non abbiamo
indagato, e insieme costruiamo una coscienza comune all’insegna
della legalità, della collettività e della libertà! Siamo tutti
vittime della Mafia, direttamente o indirettamente, e per questo non
abbandoniamo le realtà più colpite, perché difendere la vita dei
più deboli significa garantirla a tutti!
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