giovedì 14 marzo 2013


Dì di sì anche tu!

Di Teresa Mazzanti

Capita anche a voi di risvegliarvi a metà maggio e realizzare che improvvisamente un altro anno è passato? Che sia l’aria primaverile ad averci intorpidito, ma come sia possibile che questo accada, rimane un mistero: che tutte quelle persone, quelle parole, quei luoghi, che ci sembravano così vicini tanto da poterne percepire costantemente la presenza su una spalla, siano d’un tratto diventati…ricordi!
All’orizzonte si staglia l’estate in tutto il suo accecante splendore. Certo, una nebbia di verifiche e interrogazioni offusca il panorama, ma si dissolverà presto.
Estate: una sola parola capace di evocare un intero flusso di sensazioni, odori, esperienze...Pochi altri vocaboli tra gli oltre 135000 del dizionario ne sono altrettanto capaci, e credo che si tratti di una qualità straordinaria.
O forse ancora più straordinario è il fatto che solo noi possiamo dirci i responsabili di un contenuto così ricco, racchiuso in un insieme di sole sei lettere.
E tanto maggiore sarà l’intensità evocativa con cui la parola estate vi si scioglie sulla lingua come la migliore delle prelibatezze, tanto più intensamente l’avrete vissuta.
Il risultato è sempre qualcosa di unico.

Ai tre mesi estivi ognuno di noi attribuisce quindi immagini, ricordi, parole…Quanti di voi vi associano la parola volontariato?
Personalmente posso dire di custodire nel ripostiglio della memoria anche una cartella con questo titolo.
L’anno scorso mi sono ritrovata infatti con un intero mese libero, un agosto torrido e una Bologna deserta che ho voluto riempire con qualcosa di diverso.
Forse alcuni di voi hanno già sentito parlare di Sayes, l’ente che si occupa di contattare associazioni di vario genere agenti sul territorio del comune e di organizzare attività di volontariato estivo per ragazzi.
Lo so, chi ha voglia di sottrarre metà giornata, per una durata di due settimane, a un meritato cazzeggio finalmente raggiunto dopo 9 mesi di scuola? Eppure queste due settimane potrebbero regalarvi momenti pieni, che vi assicuro non potrete dimenticare facilmente.

Nel mio caso ho partecipato alle iniziative dell’associazione ADMO, che si occupa della donazione di midollo osseo.
Oltre ad avvicinarmi a un mondo e a un ente che non conoscevo, ho incontrato tantissime persone di ogni età e genere, ma tutte accomunate da una forte motivazione, una passione e un entusiasmo che non ha potuto fare a meno di coinvolgermi.
Persone che non avrei mai pensato di conoscere.
Ma quello che mi è rimasto impresso più nel profondo è forse l’essermi sentita apprezzata in un contesto nuovo, col quale non mi ero mai approcciata prima, essermi scoperta in grado di misurarmi con un ambiente lavorativo, di sentirmi motivata a dare un aiuto concreto in qualcosa che non riguardasse la scuola o le circostanze alle quali sono abituata.
Per non parlare delle porte che mi si sono aperte di conseguenza. Mi basta pensare alle svariate iniziative che Sayes dedica agli ex volontari estivi (ma alle quali ogni liceale può prendere parte liberamente) durante il corso dell’anno, dal partecipare alla marcia della pace ad Assisi, a un ciclo di incontri e attività rivolti a tutti i giovani bolognesi.

Insomma, una grande opportunità che consiglio vivamente a tutti di cogliere al volo.
Per chiunque abbia voglia di approfondire o leggere l’elenco delle associazioni con cui è possibile partecipare troverà sul sito tutte le informazioni di cui ha bisogno. Ma prima di correre ad accendere Google, perché non leggere la testimonianza di una ragazza che, come me, è stata una volontaria dell’estate 2011?Intanto, vi svelo due date del prossimo futuro che saranno un’occasione in più per avvicinarsi al progetto Sayes: il pomeriggio del 7 giugno, nel quale, in un parco ancora ignoto, sarà possibile conoscere direttamente le varie associazioni e capire se le stesse possano interessarvi o meno; la seconda data: il 13 giugno, un’intera giornata di divertimento presso il centro Ca’ Bura dove, insieme agli ex volontari, potrete conoscere ragazzi e ragazze da tutta Bologna, interessati come voi all’iniziativa.

1) Dove e da chi hai sentito parlare di Sayes per la prima volta?Un giorno a scuola, durante l'intervallo, un ragazzo viene da me e porgendomi un foglietto mi dice: “Tieni”. Senza nemmeno leggerlo me lo metto in tasca, e tornata a casa, mentre mi cambiavo, mi cade per terra. Ed è proprio in quel momento che sono venuta a sapere per la prima volta del progetto di Sayes! Sin da subito l'idea mi è sembrata assolutamente fantastica!


2) Per quale associazione hai lavorato?
Il biglietto mi diceva di andare sul sito di Sayes, così da avere maggiori informazioni. Sul sito ho trovato un elenco delle associazioni che aderivano al progetto e dove potevi fare esperienza di volontariato. Curiosando un po' ho trovato un' associazione che risiedeva praticamente di fronte a casa mia, si chiamava FantaTeatro ed era una sorta di campo solare che intratteneva i bambini con laboratori teatrali e manuali. E allora mi son detta: perchè no?


3) Perché hai deciso di diventare volontaria?

In estate le giornate in città sono sempre tutte uguali: se non esci con gli amici allora stai a casa su Facebook, e se non stai a casa su Facebook allora stai in cucina a mangiare. Insomma, con il volontariato hai l'occasione di stare fuori tutto il giorno divertendoti e per di più aiutando qualcuno che ha bisogno. Allora perchè tirarti indietro?

4) Cosa ti ha lasciato questa esperienza?

Tanta, tanta creatività! Stando con i bambini giornate intere non facevi altro che imparare cose nuove fino ad allora considerate irrealizzabili, tornando in qualche modo ad avere sei anni! Perchè il volontariato non è solo fare del bene ad altri, ma anche divertirsi!

5) A chi consiglieresti questa esperienza e perché?

A tutti i giovincelli d'oggi che hanno voglia di qualche azione buona o comunque di occupare noiose giornate estive! E poi l'attività di Sayes dà anche credito, quindi è proprio bazza!



Ringraziamo Veronica Amicarella del liceo Copernico

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