Neonazismo
manifestazioni e proteste in Germania
di Veronica Contucci
BONN,
durante la mattinata del primo Maggio regna un'atmosfera serena, le
strade sono quasi teserte, il sole filtra attraverso il denso strato
di nuvole, con umidi e caldi raggi. La città é piena di Maibäume,
gli alberi degl'innamorati, a ogni angolo ce n'é uno nuovo, nato
nella nottata precedente, alto fino ai cinque metri, che regge un
enorme cuore di legno rosso.
Questa
atmosfera pacifica si disperde in fretta dall'altra parte del Reno,
nel quartiere di Beuel, dove incontro varie truppe di poliziotti
armati. In cielo un elicottero spia e controlla i gruppi di
manifestanti. Il fulcro della protesta é alla stazione, in cui i due
cortei si fronteggiano, Neonazisti e contro, separati da un muro di
poliziotti.
La
resurrezione di idee e ideali nazisti all'interno della popolazione
tedesca é un fenomeno ormai conosciuto. Dire resurrezione é forse
inesatto, perché in realtà il nazionalsocialismo non è mai
propriamente caduto, anche se è stato minimizzato dagli influssi
statunitensi e russi dopo la seconda guerra mondiale. Nonostante la
Germania si armi di consapevolezza degli avvenimenti passati, questo
movimento radicale trova comunque sostenitori. Nel 2010 in Germania
se ne contano 5.600. Quelli che sono oggi a Bonn sono circa 200. Ma
Bonn non è la prima meta: in passato di sono stati simili eventi
anche a Colonia, Bielefeld e Dortmund. Mezzo di comunicazione da loro
preferito è Internet, dove è pieno di siti in stampo neonazista.
Basta cercare HH, oppure 88, che significa Heil Hitler, e vedrete
quante sorprese si possono trovare nel mare anarchico di Google.
Il
neonazista di oggi in realtà è sempre più distante dal suo cliché:
se una volta il tipico nazista era uno skinhead,
grosso e muscoloso, vestito di scuro, con giacca a Bomber e stivali,
oggi tutto ciò che ne rimane si nasconde sotto un cappuccio nero.
Non è facile da distinguere, si disperde nella folla. Ciò che
caratterizza questo movimento politico di estrema destra è
disprezzo, violenza e odio verso certe categorie della popolazione,
come le minoranze (omosessuali, disabili) e gli stranieri. Sono
numerose le vittime che hanno causato, per lo più extracomunitari,
come Mehmet Kubasik, che è stato assassinato a Dortmund il quattro
Aprile del 2006.
L'altro
lato della medaglia ci mostra però che la maggior parte dei
cosiddetti neonazisti proviene da un basso livello socioculturale, e
soprattutto da paesini della "Pampa", ovvero isolati dalle
grandi città. L'altro lato della medaglia ci mostra inoltre, come
vedo io oggi, che questo movimento non è affatto irrilevante, ma di
sicuro di scarso successo, in quanto anche oggi, qui in questo
momento, i contromanifestanti sono quasi cinque volte tanto il gruppo
dei pericolosi, li fronteggiano con coraggio e calma, difendendosi
con loro stessa pacificità. La cultura vince ancora una volta contro
la cieca ignoranza di ideali che si aggrappano alle nostre debolezze,
la Germania si allontana sempre di più da un passato che rievoca di
continuo, che è arma e scudo della sua purificazione. I neonazisti
sono messi in ridicolo, durante la loro marcia i cittadini
organizzano feste, concerti, incontri. Le strade sono occupate da
persone tese e convinte, pronte a mettere in scena la loro protesta
indiretta. E quando in tutte le radio l'unica musica che si sente è
quella del Carnevale, allora la marcia viene trasformata in una
parata, e i manifestanti in fenomeni da baraccone.
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