The
Sound Of Underground -
Intervista
agli HavenLost
di
Jules Nassetti, ex-galvanino
Ebbene sì, sono tornato. Visti i tempi duri per la nostra povera Italia, ho deciso di concentrarmi verso i tesori nascosti del panorama musicale undeground. Sono rimasti nascosti troppo a lungo, è ora di portarli alla luce! Il primo passo è stato proprio quello di intervistare una delle perle nascenti della nostra scena bolognese: gli HavenLost! Un incredibile band formata da Cally (voce maschile e flauto), Gaia (voce lirica femminile), Sunti (chitarra e backing scream vocals), Morgawr (chitarra), Lollo (basso e backing growl vocals), Berna (tastiere e pianoforte) e Bruce (batteria). E' proprio facendo due chiacchiere (via mail) con Sunti e Cally, che è nata questa intervista...
Iniziamo con una domanda elementare. Come è nato il nome “HavenLost”?
Sunti: Mh...meglio vedere la risposta di Cally, io non me lo ricordo! (ride)
Cally: Beh qui penso di essere io il più ferrato visto che è un mio parto. Il nome HavenLost nasce una sera invernale, precisamente il 13 gennaio 2010, in seguito a un trip che mi portò a scrivere il testo della canzone autotitolata. Sono molte le persone che ci chiedono cosa significhi questo nome: “Haven” è una parola con un fortissimo (se non totale) significato metaforico, ed è usata per descrivere un luogo ove qualsiasi essere vivente si sente felice e protetto; un po' come “heaven” (paradiso), ma senza una connotazione religiosa. La parola “Lost” non significa tanto “perduto” quanto “smarrito”; ci tengo a sottolinearlo perchè è un tema ricorrente in ogni nostra canzone, e smarrire qualcosa è marginalmente diverso che perderla, proprio perchè il primo termine include in sé una fievole speranza di ritrovamento.
Quando è nato il gruppo? Dopo quanto tempo siete arrivati a questa lineup?
Sunti: Il gruppo è nato da circa due o tre anni. Poco dopo, circa in un mese, verso marzo 2010, siamo giunti alla line up definitiva.
Cally: Se volessimo realmente ripercorrere la nostra storia dagli albori, probabilmente ci servirebbe un tavolo a cui sederci e una birra per allietare la conversazione. Tentando di riassumere il tutto per un'intervista, possiamo dire che gli HavenLost nascono ufficialmente agli inizi di maggio 2010, con la formazione dell'attuale line-up. Prima di quella data, a partire dal 2007, esisteva solo un gruppo “generico” che si divertiva a incontrarsi, ogni 2-3 mesi, per suonare cover di band come Epica, Haggard e Tristania. Molti sono i musicisti che fino a maggio 2010 si sono alternati nella formazione del gruppo, ma i veri membri fondatori che tutt'ora militano nella band sono Gaia, Morg e il sottoscritto.
Il vostro è un sound tutt'altro che banale, ricco di influenze, difficilmente inquadrabile. Come qualifichereste il tipo di musica che suonate?
Sunti: Mah, è difficile dirlo... all'inizio si tendeva verso un sound un po' più goth sinfonico, poi sventuratamente o per fortuna, sono stati proposti alcuni pezzi, oltre alle cover ed ai brani scritti da Cally, in chiave più folk metal / paganeggiante, e da li' siamo arrivati ai risvolti più particolari a cui ci troviamo ora. È un misto di generi che è difficile da inquadrare anche per noi del gruppo.
Cally: Interessante, ce lo chiediamo ogni giorno anche noi! A grandi linee possiamo dire che il nostro sound è una unione delle varie influenze che ogni membro del gruppo possiede come proprio bagaglio personale; forse è anche per questo che è difficilmente inquadrabile. Nonostante tutto, ci piace definirci appartenenti alla corrente del Symphonic/Melodic Metal, seppur le definizioni sono di per sé limitanti. Alla fine, se qualche cosa ci piace, la suoniamo senza farci troppi problemi.
Parlatemi invece dei testi, quali sono i vostri spunti di ispirazione durante la scrittura di un brano?
Sunti: I testi, a parte per l'evidente eccezione di Battle Spirit, sono frutto delle malate fantasie psico-filosofiche di Cally; sono uno dei punti più profondi delle canzoni a parer mio.
Cally: Siccome tutti i testi tranne uno (“Battle Spirit”, di Morg) sono stati scritti e ideati da me, penso di essere la persona adatta a rispondere a questa domanda. Probabilmente Sunti dirà che la mia ispirazione viene da seghe mentali depressive e sadico-malvagie (perchè solitamente i protagonisti delle canzoni non finiscono “bene”), ma continuerò a ripetere che non è così! Posso affermare che i testi degli HavenLost si rifanno ad una matrice leopardiana nel rapporto con l'esistenza in sé. La vita è piena di eventi tristi, facilmente imputabili ad un Destino avverso o ad una Natura matrigna, ma alla fine l'unico modo che abbiamo per sconfiggere tutto ciò è accettare le avversità e superarle. E' più facile battere ciò che si conosce e si comprende che ciò che è ignoto o che in definitiva temiamo.
Come avviene la fase di composizione e creazione di un vostro brano?
Sunti: Fino ad ora è avvenuta singolarmente a discrezione della fantasia di ogni membro, che ha proposto il pezzo, e che poi è stato vagliato o corretto e riarrangiato per omologare un po' gli stili espressivi di ognuno di noi, sempre a parte alcune eccezioni. Da poco abbiamo deciso di concentrarci più in maniera collettiva su ogni brano, riunendoci tutti per quanto riguarda anche la composizione in sé.
Cally: Solitamente avviene una prima fase di composizione individuale, ovvero il parto dell'idea, più o meno complessa; in seguito, tramite consigli e aggiustamenti di gruppo o quasi, si arriva ad un prodotto quasi completo; l'ultima fase consiste in un perfezionamento di lungo periodo. Ultimamente stiamo provando a cambiare un po' le cose per permettere un dialogo a più voci (ovvero tutto il gruppo e non solo 2-3 persone) durante la composizione stessa.
Quale delle canzoni composte finora vi piace di più e suonereste più volentieri dal vivo?
Sunti: Le mie preferite da suonare sono sicuramente “Nescience Embrace” per quanto riguarda l'atmosfera e “Battle Spirit” per la carica. Abbiamo suonato anche in acustico circa un anno fa, e devo dire che in quell'occasione ho apprezzato allo stesso modo tutte le canzoni. C' è anche da dire che le nuove che ci appresteremo a provare a breve sono più fini sotto tutti i punti di vista, sia compositivamente che espressivamente.
Cally: Probabilmente qui io e Sunti avremo opinioni divergenti! Per quanto mi riguarda, la canzone che al momento preferisco è anche quella che abbiamo suonato meno dal vivo, principalmente per problemi di tempo sul palco, ed attualmente è aperto un dibattito su come intitolarla (ora come ora è amichevolmente apostrofata come “la Nona”). Questa canzone è al momento l'unica nostra composizione completamente in italiano, e secondo me rappresenta l'apice creativo del nostro primo anno di vita. La canzone che suono più volentieri dal vivo è sicuramente “Battle Spirit”, per la sua carica e perchè solitamente rappresenta lo spannung di coinvolgimento del pubblico (al grido di “pogooo”).
Visto che parliamo di suonare dal vivo, quanta importanza attribuite ai concerti?
Sunti: Direi tanta, tantissima anzi. Contando che la prima release concreta in digitale sta per essere conclusa solo in questo periodo; fino ad ora tutta la concentrazione di sforzi è stata data ai live, poi mano a man che si va avanti si inizia, come è normale, a spartire le emerge tra arrangiamenti e registrazione e concerti. Anche se per me il live è la vera dimostrazione se un gruppo vale o meno, un cd è solo un biglietto da visita diciamo, un modo per sapere se le proprie aspettative di su un gruppo sono minimamente da ritenersi soddisfatte prima di vedere come effettivamente lavora.
Cally: Per me rappresentano un'esperienza fantastica ogni volta. Alla fine è ai concerti che conosci persone, fai amicizia, sia con il pubblico che con gli altri musicisti con cui ci si trova a dividere il palco. In definitiva, ogni sguardo felice, ogni sorriso, indica che stai facendo la cosa, che vale la pena suonare e credere nel potere comunicativo della musica. E alla birra post-concerto, in quella ragazzi ci si crede sempre.
Quali sono i vostri progetti futuri? Dobbiamo aspettarci ad un cambiamento di rotta stilistico?
Sunti: Cambio di rotta.. il cambiamento c'è nell'aria, ma più che un cambiamento radicale lo definirei un ''upgrade'', il tipo di stile rimane più o meno simile, ma i pezzi sono più elaborati e forse un po' meno sforzati degli altri, si è ridefinito un po' lo spazio compositivo, essendoci noi conosciuti meglio e amalgamati come gruppo dall'inizio a questa parte. In definitiva lo definirei un miglioramento, ecco.
Cally: Stiamo attualmente finendo di registrare il nostro primo EP, intitolato per l'appunto HavenLost, contenente 7 canzoni + 1 bonus track, e contiamo di riuscire a pubblicarlo intorno alla fine di gennaio/febbraio. Inoltre abbiamo avviato una nuova ed ufficiale fase compositiva che prevede la creazione di materiale addizionale per i live, poiché teniamo particolarmente a non fossilizzarci sulle stesse canzoni per troppo tempo. Non penso si potrà parlare di un vero e proprio cambio di rotta stilistico quanto di un processo di maturazione da parte nostra; non si smette mai di imparare nella vita, e questo vale anche per la musica: stiamo crescendo e questo ci porta ogni giorno ad allontanarci dai nostri albori, ma senza perdere di vista l'obiettivo e mantenendo una certa continuità razionale. In seguito a questi impegni che ci siamo proposti, non ci esibiremo live prima di gennaio/febbraio, proprio per poterci dedicare completamente a questi importanti progetti.
Ed ora una domanda meno accademica, ci sono degli aneddoti divertenti o strani della vita on the road che vi sono rimasti impressi?
Sunti: Ce ne sono davvero un infinità, tant'è che volevamo (lo abbiamo definito in via sarcastica, ma non è detto che non diventi realtà) raccoglierli all'interno del booklet di una delle prossime uscite, o ancora meglio mixare delle tracce audio di registrazioni ad esempio, e creare un video da mettere direttamente su youtube. Tra gaffe a concerti ed in saletta prove, momenti di poca serietà durante uscite ed incontri ci sarebbe da scriverci davvero un libro sopra!
Cally: Allora. Poniamo in chiaro una cosa: siamo fondamentalmente dei cazzoni, su questo non c'è dubbio, e come cazzoni ne abbiamo fatte e dette di tutte i colori, soprattutto dette (VERO SUNTI?!). Come forse avrà detto anche il mio compare, c'è addirittura un progetto di “riassunto delle cazzate” che probabilmente vedrà la luce, ma su questo non voglio esprimermi, è una sorpresa (anche per noi). Non intendo rivelare nessun aneddoto, perchè voglio fare di meglio: vi invito a conoscerci al prossimo concerto, a fare balotta e a berci una bella birra tutti insieme, così potrete essere testimoni e partecipi di tutti gli “aneddoti” che desiderate!
Siamo vicini alla fine, a voi la libertà di concludere con il messaggio che volete!
Sunti: Ragazzi, se amate la musica, uscite di casa ed andate al concerto più vicino, valorizzate la musica underground, e cominciate a suonare uno strumento! Suonare e vedere i propri sforzi che lentamente si realizzano è una delle cose migliori che si possano apprezzare nella vita! Senza fare discorsi troppo filosofici direi un semplicissimo VIVA LA MUSICA! Ricordate anche che la musica, tutta, è arte, e l'arte nobilita l'uomo! Infine un grande ringraziamento a Jules per l'intervista che ci ha concesso, ed a tutti quelli che avranno avuto voglia di legge i nostri pensieri in questa pagina! Ciao a tutti, e mi raccomando, Rock On!
Cally: Non voglio fare di questa ultima domanda un pretesto per lanciarmi in moralismi e messaggi di pace. Tengo solo a dirvi che se avete qualcosa da dire, la musica è il canale perfetto per farlo: essa tocca direttamente le emozioni e fa vibrare corde dell'anima che nient'altro è capace si sollecitare. Per cui, SUONATE, suonate e suonate, ma ricordatevi che la musica non è un lavoro, è Sempre un divertimento, che si gusta ancor di più se realizzato con e per altri. Ah, e la birra, non dimenticatevi la birra per l'amor del cielo. Grazie mille Jules per questo spazio e per questa occasione! Saluti a tutti, keep on rockin'!!
Grazie di tutto HavenLost, e al prossimo concerto! (al quale i lettori di questo articolo sono fortemente invitati a partecipare!) E' tutto per questo numero, rockers galvanini, a presto! Supportate l'underground!!!
Il sito della band: www.myspace.com/havenlost
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